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Ancora turni scoperti al Pte di Pachino. Ricupero (Pd): “non escludo una nuova mobilitazione”

"Attualmente siamo affidati al caso, alla buona sorte, non è però ammissibile il perdurare di questa carenza, non siamo cittadini di serie B"

“Con rammarico e rabbia ho appreso oggi che nel nostro Pte cittadino siamo nuovamente tornati al problema dei turni dei medici scoperti, ben 17 nel mese di gennaio. In un periodo in cui tutti noi possiamo solo gioire per i progetti di un nuovo ospedale per Siracusa, di case ed ospedali di comunità all’interno del territorio, non riusciamo invece ad avere funzionanti e sicuri i punti di primo intervento per la nostra città”. A parlare è Emiliano Ricupero, consigliere comunale del Partito democratico a Pachino, in merito al Presidio territoriale di emergenza. In provincia i Pte sono 3: Palazzolo Acreide, Rosolini e, appunto, Pachino.

“Chissà perché gli altri funzionano e il nostro invece ha sempre delle problematiche che rendono insicura la sanità sul territorio. Inutile ricordare che nelle città in cui esiste un ospedale vi è il pronto soccorso interno ad essi – aggiunge -. Era il 26 ottobre scorso quando organizzai un sit-in di protesta davanti al poliambulatorio di contrada Cozzi, partecipata dalla cittadinanza e dalla politica locale, unico deputato presente Tiziano Spada, in seguito ad essa la situazione pareva si fosse normalizzata ed abbiamo così avuto novembre e dicembre coperti dalla presenza dei medici, purtroppo è durato poco e mi vedo costretto a denunciare nuovamente il problema, non escludendo una nuova mobilitazione. Attualmente siamo affidati al caso, alla buona sorte, non è però ammissibile il perdurare di questa carenza, non siamo cittadini di serie B e noi e i nostri affetti in caso di necessità dobbiamo essere curati tempestivamente e la sanità pubblica ce lo deve garantire ed assicurare, sono certo che oggi come ieri tutta la città si mobiliterà, perché non un solo morto deve esserci per questa situazione, nel 2023 non può e non deve accadere”.


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