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Portopalo, ecco i nomi dei vincitori nella categoria “letteratura” del Premio Più a Sud di Tunisi

Il Premio più a Sud di Tunisi, evento nazionale di grande prestigio, da diciassette anni arricchisce l’offerta culturale estiva nel Sudest siciliano

Angelo Mattone, Alessandro Sbrogiò, Maria Elisa Aloisi e Fabio Casano sono i vincitori dei riconoscimenti letterari nell’ambito della XVII edizione del Premio Nazionale Più a Sud di Tunisi, in programma a Portopalo di Capo Passero il 21 agosto prossimo.

Nella sezione Opera Prima ha prevalso Angelo Mattone con il romanzo “A consulto da Gorgia. Majorana e l’enigma delle carte scomparse” (A&B). Protagonista è lo psichiatra investigatore Eraclio Gorgia, discendente dell’illustre sofista della Magna Grecia, che si trasferisce nella selvaggia Costa dell’Ambra, propaggine del Promontorio di Capo Passero citato anche da Dante nella Divina Commedia, dove “d’estate il sole picchia implacabile sugli avventati viandanti, sorpresi in cammino nel pieno della calura”. Una zona dove “il tempo, a segnare le stagioni, transita per lo spazio nella sua corsa verso l’eternità”. Il romanzo è incentrato su uno dei più grandi misteri del secolo scorso: la scomparsa del fisico Ettore Majorana e dei suoi ultimi scritti, redatti in un arco temporale di quattro anni, a partire dal 1933, prima di sparire per sempre nel ‘38.

Nella sezione Narrativa prevale Alessandro Sbrogiò con “Il falò del Saraceno” (Bookabook). Scrittore della classe 1963, Sbrogiò ambienta il libro in un’afosa estate siciliana con gli anni Settanta che si avviano al tramonto. E’ la storia di tre amici che si snoda partendo da una notizia del passato: la notte del 28 luglio ‘49, il signor Saraceno, tornato al paese natio dopo una lunga assenza, si dava fuoco sulla scogliera. Dopo trent’anni permangono tante zone d’ombra su quel gesto ed i tre giovani decidono di evocare l’uomo misurandosi con un mistero che li porta alla consapevolezza che nulla è definitivo, compresi l’amore, la vita e, a volte, persino la morte. Sbrogiò è un musicista, diplomato in contrabbasso al Conservatorio di Venezia, tra i fondatori della Venice Baroque Orchestra con la quale ha girato il mondo per circa quindici anni, incidendo per Sony Americana e Deutsche Grammophon.

“Il canto della falena” (Mondadori) di Maria Elisa Aloisi si aggiudica il riconoscimento nella sezione Gialli d’Autore. Il racconto si dipana attraverso una serie di drammi familiari, in un contesto caratterizzato da rivalità professionali e problemi di cuore. La storia parte dall’assassinio di un commercialista sulle pendici dell’Etna. I sospetti cadono sulla moglie. Ad occuparsi del caso è l’avvocato Emilia Moncada. Tutto sembra confermare le accuse verso la donna. Il caso sembra delineato ma la verità si conferma multiforme. Nello sfondo di una Catania dove spicca la quiete del mare in una tempestosa realtà cittadina, i dubbi e le insicurezze diventano punti di forza, tra opposti che si attraggono. L’autrice, avvocato penalista, delinea un giallo giudiziario dove il gioco delle parti e l’immancabile miscela di farsa e tragedia si innestano tra pagine che si fanno apprezzare e si distinguono grazie ad una capacità di narrazione chiara e priva di fronzoli.

Fabio Casano si è aggiudicato il riconoscimento nella sezione Musica e Storie con “I tre anelli del diavolo” (Arkadia), romanzo che inserisce la musica in un contesto di narrativa. Un modo per rendere omaggio, come l’autore stesso ha sottolineato, ad un mondo che sta scomparendo: quello del rock. Casano, ispirandosi all’autobiografia di Pete Townsend, leader degli Who, fa agire tra le sue pagine Blade (personaggio che si muove faticosamente in un contesto che non è più quello della sua gioventù e dove pesano scelte sbagliate, mentre la vecchiaia si avvicina inesorabilmente) e Dress, un ex alcolista che palesa attitudini verso il mutamento continuo e la necessità di andare avanti, con l’obiettivo di tornare a suonare e fare dischi anche se il tempo è andato e la canzone è finita anche se in tanti, citando l’epilogo di un celebre brano dei Pink Floyd, avevano ancora qualcosa da dire.

Il Premio più a Sud di Tunisi, evento nazionale di grande prestigio, in grado di sciorinare un albo d’oro di tutto rispetto in ambito giornalistico e letterario, da diciassette anni arricchisce l’offerta culturale estiva nel Sudest siciliano ed è patrocinato dalla Regione Sicilia (Assessorato Turismo, Sport, Spettacolo) e dal Comune di Portopalo. Dopo aver comunicato i vincitori nelle categorie Giornalismo (Giuseppe La Venia del Tg1 Rai), Cinema (Salvatore Cascio, il piccolo Totò di Nuovo Cinema Paradiso di Tornatore) e Targa Osvaldo Soriano (Mario Sicolo de La Gazzetta del Mezzogiorno), nei prossimi giorni verrà completato il novero dei vincitori con le comunicazioni delle Menzioni e dei Premi Speciali, tra cui quello assegnato da Assostampa Siracusa.


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