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Pte di Pachino, Ricupero (Pd): “Scendiamo in piazza per garantire la salute dei pachinesi”

Negli ultimi mesi, il consigliere comunale Ricupero e il gruppo del Pd hanno mostrato grande sensibilità sul tema della sanità a Pachino

“Non si gioca con il diritto alla salute dei cittadini, la Regione intervenga per scongiurare la chiusura del Pte di Pachino”. A ribadirlo è Emiliano Ricupero, consigliere comunale e capogruppo del Partito Democratico in aula, in relazione alla possibile chiusura del Presidio Territoriale di Emergenza in un comune centrale per la zona sud della provincia di Siracusa. Per questo, giovedì 18 maggio alle 17 si terrà un sit-in di protesta in piazza Vittorio Emanuele, a Pachino, per denunciare la carenza di medici nella struttura sanitaria.

“Alle promesse abbiamo sempre preferito le risposte serie di una politica che dovrebbe guardare prima di tutto ai bisogni dei cittadini. L’iniziativa è nata dal sottoscritto e dal circolo del Partito Democratico, con il segretario cittadino Giancarlo Barone e il collega consigliere Davide Fronterré. Siamo felici di avere al nostro fianco anche il senatore Antonio Nicita e il deputato regionale Tiziano Spada. Anche in questo momento il Partito Democratico, a livello locale, regionale e nazionale, fa quadrato attorno alla comunità pachinese”.

Negli ultimi mesi, il consigliere comunale Ricupero e il gruppo del Pd hanno mostrato grande sensibilità sul tema della sanità a Pachino. A ottobre 2022, dopo una prima manifestazione, era stata ottenuta la copertura dei turni medici al Pte fino al 31 dicembre. Nel 2023, però, la situazione è nuovamente peggiorata, e la morte di un cittadino pachinese a febbraio ha portato all’occupazione dell’aula consiliare.

“Non è accettabile che servano le tragedie per attirare l’attenzione della politica regionale. Dopo la morte del nostro concittadino abbiamo avuto un incontro all’Assessorato regionale alla Sanità, ricevendo promesse che ad oggi non sono state mantenute. La manifestazione è aperta a tutte le forze politiche e sociali, e a chiunque voglia protestare civilmente per rivendicare i propri diritti”.


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