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Un disavanzo da 9,3 milioni ma Portopalo non dichiara il dissesto. Lentinello: “eredità pesante da Mirarchi, Montoneri e Gaetano Gennuso”

L’obiettivo è scongiurare il dissesto finanziario, che avrebbe effetti ancora più pesanti sui servizi e sulla vita della comunità, e riportare progressivamente in equilibrio i conti comunali

Un’ispezione della Corte dei Conti, avviata nel novembre 2024, ha certificato per il Comune di Portopalo un disavanzo di 9 milioni e 300 mila euro. Lo ha annunciato il sindaco Rachele Rocca, spiegando che l’ente si trova davanti a una situazione finanziaria delicata.

“Non è possibile ripianare questo disavanzo in tre anni – ha dichiarato Rocca –. Proveremo a non dichiarare il dissesto, ma oggi il Comune ha bisogno di un piano di riequilibrio”.

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Il piano dovrà essere redatto entro la fine dell’anno e comporterà inevitabili conseguenze: l’amministrazione sarà chiamata a varare tagli alla spesa e ad avviare una campagna di sensibilizzazione nei confronti dei cittadini per incrementare la riscossione delle tasse.

Sul fronte politico, il vicesindaco Corrado Lentinello ha attribuito la responsabilità del disavanzo agli ex sindaci Giuseppe Ferdinando Mirarchi e Gaetano Montoneri e al gruppo politico riconducibile a Gaetano Gennuso, accusandoli di aver lasciato una pesante eredità contabile.

L’obiettivo è scongiurare il dissesto finanziario, che avrebbe effetti ancora più pesanti sui servizi e sulla vita della comunità, e riportare progressivamente in equilibrio i conti comunali.


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