Il “…non sono solo parole poetry slam” è una gara a premi in cui i poeti si sfidano a colpi di versi. L’evento è organizzato dal comitato letterario “… non sono solo parole” di Pachino in occasione della Giornata mondiale della Poesia e verrà presentato dal collettivo aretuseo “Poetaretusei432”.
La gara è inserita nel calendario del campionato nazionale della rete Slam Italia e verrà condotto da Salvatore Randazzo e da Elisabetta Tagliamonte, già finalisti nel 2015 e nel 2017. L’iscrizione alla gara è gratuita e potrà essere effettuata scrivendo all’indirizzo di posta elettronica poetaretusei432@gmail.com Il poetry slam si svolgerà a Pachino martedì 21 marzo alle 18 al loungebar I Curtigghiari, in via Libertà, 5.
LE REGOLE
• le poesie ammesse alla gara dovranno essere inedite e di esclusiva proprietà dell’autore;
• il tema è libero;
• le poesie potranno essere proposte sia in lingua (qualsiasi) che in dialetto;
• i testi non dovranno contenere insulti e offese a sfondo sessuale, razziale, religioso, etc.;
• dovrà essere il poeta stesso a esibirsi, non potrà delegare;
• i poeti dovranno declamare 1 poesia a round;
• il numero di round dipenderà dal numero di iscritti; si ipotizza, comunque, un numero minimo di 3 e uno limite di 7 round; a tal proposito, si consiglia ai concorrenti di portare al seguito almeno una decina di poesie;
• non saranno ammessi accompagnamenti musicali;
• la giuria popolare, costituita dal pubblico presente in sala, voterà i concorrenti o per alzata di mani o tramite altri metodi che l’organizzazione reputerà più adeguati per l’occasione;
• il vincitore si qualificherà alla finale del campionato nazionale Slam Italia, che si svolgerà nel mese di settembre; al primo classificato andrà in premio un stampa litografica dell’artista Domenico Zora e un plico con dei libri, il secondo classificato riceverà anch’egli un plico con libri.
COS’È UN POETRY SLAM
Lo slam coinvolge per lo più poeti emergenti che, proprio come avveniva in occasione degli antichi agoni poetici, si sfidano a colpi di versi scritti di proprio pugno al cospetto di un pubblico che li giudica per alzata di mani o di palette (5) numerate. I performer si contendono un premio messo in palio dagli organizzatori e soprattutto, essendo queste gare inserite nei calendari dei vari campionati nazionali di poetry slam, i vincitori si qualificano alle finalissime dei rispettivi circuiti di appartenenza. I campioni nazionali partecipano ai tornei continentali e poi a quelli mondiali. Giovani e meno giovani, pertanto, si sfidano in ogni luogo di aggregazione, quali piazze, locali underground, teatri, librerie, etc. Il palco del poetry slam, aperto com’è, viene toccato da tutti gli stili poetici, da quelli che si rifanno alla tradizione a quelli che via via si avvicinano al rap. Una pluralità che gli consente di colpire nel gusto di ogni singolo spettatore (la parola slam, difatti, nel gergo americano designa una sberla), garantendosi, così, un elevato indice di gradimento.
Il moderno agone, insomma, ha portato ampio respiro alla scena poetica contemporanea e al pubblico l’occasione di risvegliarsi dall’incubo di reading obsoleti e narcotizzanti, innescando un processo di rivalutazione della poesia orale stessa.
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