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Chiesetta di Marzamemi ai privati? L’assessore Costa spiega, Auteri (Fdi) dice “no”

"Chi e' competente e attrezzato può farsi avanti e proporre come gestire il servizio", dice l'assessore Costa

“La manifestazione di interesse per la gestione della chiesetta di Marzamemi è soltanto l ‘avvio di una gestione che concilia conservazione e valorizzazione turistica del bene culturale. Ciò avviene con la ‘prenotazione’ degli accessi, indispensabile per il marketing management del bene. Chi e’ competente e attrezzato può farsi avanti e proporre come gestire il servizio”. A provare a mettere ordine su quanto sta succedendo sulla chiesa di Marzamemi che il Comune vorrebbe affidare ai privati è l’assessore al Turismo Nicolò Costa.

“Adesso basta inviare una lettera- spiega – e avrà poi modo di esporre nel dettaglio le proprie idee. Mi auguro che l’amministrazione costituisca subito una commissione di garanzia, formata da veri esperti, che garantisca le finalità pubbliche, la salvaguardia del bene, il coinvolgimento della comunità locale, il ritorno per le casse comunali e che si avvalga dei suggerimenti ricevuti. Le critiche mi paiono quindi fuori di luogo. Piuttosto, avanti con le proposte basate sulle competenze di marketing management turistico, volto a regolare i flussi e generare concreto sviluppo locale. Buon lavoro a chi propone”.

C’è, però, chi chiede un passo indietro o, comunque, di rivedere tutti i passaggi a partire da quelli iniziali. E’ il caso del deputato regionale di Fratelli d’Italia Carlo Auteri.

“Diciamo fermamente no all’affidamento a privati della piccola chiesetta di Marzamemi senza prima un percorso da chiaro da stabilire con le altre istituzioni. Anche stavolta il sindaco Petralito mostra tutta la sua inadeguatezza: non ha interpellato la soprintendenza, non si è confrontata con le istituzioni giuste. La sua disavventura politica si sta per concludere perché non conosce la politica né sa come si amministra un Comune. Noi non permetteremo questo scippo alla comunità, il sindaco dovrebbe avere l’onestà intellettuale di fare un passo indietro”.


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