La festa di Santa Lucia alle porte, quest'anno l'arrivo della reliquia del corpo.

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Frattura del Pd a Pachino. Il commissario Nicita: “ricomporre le posizioni interne”

Il senatore ha ricordato che esistono appositi organismi di garanzia per eventuali contestazioni procedurali

Il Partito democratico a Pachino è spaccato in due (mossa tipica del Pd pre e post elettorale): il circolo locale ha annunciato di voler convergere su Barbara Fronterrè – nel frattempo passata ad Azione e indicata candidata forte di 7 voti su 13 presenti) – mentre l’area vicina al deputato regionale Pd Tiziano Spada punta su Emiliano Ricupero evidenziando come ai due assenti sarebbe stato “impedito di partecipare e votare” e che altrimenti la maggioranza – come da documento – avrebbe deciso diversamente. In ogni caso il circolo è spaccato, praticamente a metà. Avevamo scritto: toccherà ai vertici provinciali e regionali sciogliere la matassa. Ammesso che lo si voglia.

Il commissario provinciale del Pd, Antonio Nicita, ha deciso di intervenire subito tagliando la testa al toro: “il Partito democratico di Pachino ha riunito il proprio direttivo che, a maggioranza, ha espresso forte interesse per la proposta rappresentata da Barbara Fronterrè, rispondendo positivamente all’appello lanciato da quest’ultima di costruire un fronte largo credibile in opposizione alle destre. Precedentemente, una parte dei componenti aveva avanzato l’ipotesi di candidatura di Emiliano Recupero. Ricordando che esistono appositi organismi di garanzia per eventuali contestazioni procedurali, siamo impegnati da subito a lavorare per ricomporre le diverse posizioni interne, al fine di costruire, nel superiore interesse dei cittadini e delle cittadine di Pachino, un fronte largo che sia garanzia di alternativa vincente alle destre per i prossimi anni”.

Quindi fin da subito via alle interlocuzioni del commissario provinciale tra le due parti cercando di ricomporre le posizioni interne partendo da un presupposto: non c’è alcun candidato ufficiale, al momento, a Pachino. Le contestazioni vanno fatte agli organismi di Garanzia. D’altronde, le elezioni amministrative saranno al centro della conferenza programmatica del Partito Democratico siciliano che si terrà il 22 e 23 marzo a Caltanissetta e la Direzione regionale ne discuterà allora, quando si conosceranno tutte le alleanze. Finora propendere per la candidatura a Pachino di Barbara Fronterré, neo iscritta ad Azione, senza alcun ragionamento complessivo sui compagni di viaggio nei restanti comuni al voto (Gela, Bagheria, Monreale, Mazara, Castelvetrano, Acicastello solo per citare i più grossi) e soprattutto senza una maggioranza chiara e netta all’interno del Partito sarebbe controproducente.

Anche perché il Movimento 5 Stelle ha chiesto la disponibilità del proprio coordinatore provinciale Fabio Fortuna, candidatura sponsorizzata dal parlamentare Filippo Scerra oggi ai nostri microfoni. E nel ragionamento va inserito pure Sud chiama Nord di Cateno De Luca, come confermato dal coordinatore provinciale Edy Bandiera che ha annunciato la presentazione di una lista e di volersi guardare attorno per scegliere il candidato migliore. Le fughe in avanti, in questo caso del Pd, non farebbero piacere agli alleati. Nicita lo sa. E provare a gettare acqua sul fuoco. Ma il fuoco arde, forte, a Pachino.


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