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Pachino, due cani morti avvelenati nel giro di poche ore. I volontari chiedono l’apertura del canile

Katia Baglieri: “Bisogna prevedere una aggressiva campagna di sterilizzazione”

Altri due casi di cani avvelenati nel giro di poche ore. È successo venerdì, quando sono stati ritrovati in contrada Pozzilli due meticci privi di vita, molto probabilmente a seguito di avvelenamento.  Non so se sono stati avvelenati volontariamente – ha raccontato Katia Baglieri, volontaria del comitato “Anima e cuore” – oppure hanno ingurgitato qualche prodotto ortofrutticolo trattato con pesticidi, ma è sicuro che questi cuccioli non sono in sicurezza”.

L’ennesimo caso di cani morti per avvelenamento che fa riesplodere tra i volontari, che da anni si occupano dei cuccioli randagi, la polemica per l’apertura di un canile i cui lavori sono iniziati e ancora non terminati. Il cantiere è stato aperto a novembre del 2018 e dopo più di un anno non è ancora stato consegnato alla città. Il canile nascerà nel terreno di proprietà comunale di contrada Coste, sulla provinciale Pachino-Rosolini, in cui troveranno posto 53 cuccioli randagi.

I lavori sono svolti dalla ditta Laika di Castiglione del Lago, in provincia di Perugia, costeranno 186 mila euro e il canile sarà dedicato al compianto dipendente comunale Salvatore Assenza, scomparso tre anni fa, che si era sempre dedicato per conto del Comune di Pachino all’anagrafe canina e al servizio veterinario,. “L’apertura del canile – ha continuato Katia Baglieri – frenerebbe il fenomeno del randagismo dando una casa accogliente e sicura agli animali. Ma è anche necessaria una aggressiva campagna di sterilizzazione e bisogna prevedere delle multe per chi non microchippa i propri cuccioli”.


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