Parlano le immagino, dicono tutti quei silenzi infranti dalla commozione: in centinaia ieri hanno partecipato all’ultimo saluto a don Bruno Carbone, vicario foraneo di Pachino e apprezzato sacerdote della diocesi di Noto morto a soli 58 anni.
Una presenza silenziosa ma saggio la sua: voluto bene da tanti, anche da chi non era solito frequentare la chiesa ogni domenica mattina. Lui era sempre lì ad attenderli, con lo sguardo rassicurante e quel ricciolo inconfondibile.
A presiedere il rito mons. Salvatore Rumeo, il nuovo vescovo, ma lì all’altare in piazza Vittorio Emanuele c’erano anche gli amici diventati vescovi come don Corrado Lorefice, don Rosario Gisana e don Angelo Giurdanella. E poi tutto il clero di Noto, riunito in silenzio, rotto dagli applausi. Quelli veri, sinceri, come era don Bruno.
Dopo le esequie, il bara si è diretta verso Rosolini e anche qui tanti amici e fedeli hanno aspettato l’arrivo del carro funebre per l’ultimo saluto. Poi la tumulazione e il ricordo un “buono che visse da buono” consegnato all’eternità.
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