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Portopalo, il padre del minore accoltellato: “Attratto con l’inganno. Si smuova qualcosa a livello sociale”

Sulla vicenda indagano i Carabinieri, mentre il piccolo resta ancora ricoverato con prognosi riservata

“Mio figlio è stato attratto con l’inganno, gli voleva far vedere un luogo segreto e quando sono arrivati lì lo ha spinto a terra e poi lo ha colpito con 25 coltellate alla schiena e altre in tutte le parti del colpo. Il medico ci ha detto che per pochissimo non è stata colpita la carotide”. A parlare è il padre dell’11enne accoltellato martedì scorso in zona Scalo Mandrie da un ragazzo un anno più grande di lui. Si è sfogato davanti ai microfoni della giornalista Lucia Basso della Tgr Sicilia.

Sulla vicenda indagano i Carabinieri, con il piccolo che è ritornato a casa dopo un paio di giorni di ricovero in ospedale. I due frequentavano la stessa scuola e in questi giorni la dirigente scolastica ha convocato una riunione con insegnanti e psicologi per capire come muoversi in una circostanza strana e inattesa.

Ma per il padre dell’11enne c’è realmente bisogno che qualcosa si smuova. “Mio figlio adesso ha paura – ha detto ancora ai microfoni della Tgr Sicilia – perché sa che lo incontrerà nuovamente a scuola. Adesso bisogna tutelarlo, pensare all’espulsione dell’aggressore e convocare assistenti sociali perché bisogna valutare l’ambiente dove è cresciuto”.


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