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Portopalo, tentata concussione: in 3 chiedono la costituzione di parte civile del Comune nel processo contro il sindaco

La vicenda vede coinvolta l’attuale sindaco di Portopalo, Rachele Rocca, il vicesindaco, Corrado Lentinello, arrestati insieme ad Antonino Rocca, ex consulente dell’allora sindaco, Gaetano Montoneri, dai carabinieri nel febbraio scorso per tentata concussione ai danni di alcuni imprenditori del posto

Ha deciso di non far costituire il Comune di Portopalo parte civile nel procedimento giudiziario contro se stesso il sindaco della cittadina nel Siracusano, Rachele Rocca. E così tre consiglieri comunali, Loredana Baldo, Corrado Furnò e Mary Lupo, nell’udienza di ieri al Tribunale di Siracusa, hanno presentato al gup di Siracusa la richiesta di costituzione di parte civile.

La vicenda vede coinvolta l’attuale sindaco di Portopalo, Rachele Rocca, il vicesindaco, Corrado Lentinello, arrestati insieme ad Antonino Rocca, ex consulente dell’allora sindaco, Gaetano Montoneri, dai carabinieri nel febbraio scorso per tentata concussione ai danni di alcuni imprenditori del posto. In quel periodo, i due esponenti politici erano consiglieri comunali e finirono ai domiciliari salvo poi essere liberati nelle ore successive alle loro dimissioni.

Hanno partecipato alle elezioni amministrative del maggio scorso e Rachele Rocca, candidata a sindaco, è stata scelta dai cittadini per guidare il Comune del Siracusano. “A seguito dello svolgimento dell’elezione amministrative – dicono i tre consiglieri – di maggio e dell’elezione di Rachele Rocca e Lentinello Corrado alla carica di sindaco e vicesindaco del Comune, si è venuta a determinare la paradossale situazione che gli stessi avrebbero dovuto decidere se costituirsi parte civile contro se stessi. Nella stessa situazione di incompatibilità si è venuta trovare l’intera Giunta stante che, come noto, tutti gli assessori sono stati nominati proprio da Rachele Rocca”. Hanno chiesto la costituzione di parte civile anche due imprenditori, indicati dalla Procura di Siracusa come vittime ma al termine dell’udienza il gup, che ancora deve decidere se disporre il rinvio a giudizio, ha rinviato al 14 dicembre prossimo.


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