In tendenza

Verso il tribunale di Modica-Val di Noto, Rosolini ha già dato l’ok. Che faranno Noto, Pachino e Portopalo?

Rosolini ha già detto sì. Adesso tocca agli altri comuni della zona sud della provincia di Siracusa

Rosolini ha già detto dì sì, ora tocca a Noto, Pachino e Portopalo decidere cosa fare. E se fosse un “sì”, si tratterebbe di una novità importante: il progetto, lanciato da un comitato di Modica presieduto dall’avvocato Vincenzo Galazzo è quello di riattivare il tribunale della città della Contea in cui, praticamente, andrebbero a confluire, per farla breve, le città che fanno parte della diocesi di Noto (Avola esclusa, al momento).

Un tribunale che prenderebbe il nome di Tribunale di Modica e del Val di Noto, che “toglierebbe” pratiche, incombenze, e a dirla tutta anche numeri, a quelli di Ragusa e Siracusa. Carichi di lavoro e miglioramento dei tempi di gestione, ma anche meno disagi abbassando le distanze, i tempi di percorrenza per raggiungere le aule di una sede costata 12milioni di euro, inaugurata nel 2004 e chiusa poi nel 2013.

L’iter è lungo e tortuoso, ma il progetto che prima sembrava campato un po’ per aria adesso comincia a fare proseliti. Partendo proprio dai numeri: con la riorganizzazione, infatti, il tribunale del Val di Noto “servirebbe” 186mila abitanti, quello di Ragusa 201mila e quello di Siracusa 313mila.

Se ne è parlato tanto durante l’estate, con la notizia ripresa da tante testate giornalistiche del ragusano, poi la palla come sempre è passata la politica. Ed è stata la Giunta di Modica, guidata dal sindaco Modica Maria Monisteri, ha dare il primo ok, con apposito atto deliberativo per l’istituzione del tribunale del Val di Noto. Nei giorni scorsi l’ok è arrivato anche da Rosolini, con il “sì” convinto della Giunta e del suo sindaco Giovanni Spadola”.

Toccherà anche ai comuni di Noto, Pachino e Portopalo esprimersi. E se per Pachino sembra chiaro che i tempi sembrano più lunghi (il sindaco Carmela Petralito sembra destinata alla sfiducia la prossima settimana), Noto e Portopalo sono, o sarebbero, già nelle condizioni di potersi esprimere. Al momento, però, nessun diretto interessato ha ancora preso la parola e la sensazione è quella che la partita si stia giocando su altri tavoli.

Anche perché dall’altra parte ci sarebbe lo storico tribunale di Siracusa che “perderebbe” numeri e, dunque, anche importanza.


© Riproduzione riservata - Termini e Condizioni
Stampa Articolo


© Riproduzione riservata - Termini e Condizioni