“Accogliamo positivamente la disponibilità del Ministero e la videoconferenza che si è tenuta con il sottosegretario La Pietra, ma ora servono risposte reali, non solo incontri e complimenti reciproci”. A dichiararlo è il deputato regionale Carlo Auteri, che torna a sollevare le storiche criticità che da anni penalizzano la marineria di Portopalo di Capo Passero e più in generale tutto il comparto siciliano della pesca del tonno.
“L’arrivo di un consulente tecnico inviato dal Ministero può rappresentare un passo nella giusta direzione – prosegue Auteri – ma sarebbe ancora più utile sapere quando arriveranno i ristori promessi ai pescatori da tre anni, quando verranno risolte le questioni legate alla quota del tonno rosso e quando ci saranno certezze sul fermo biologico. Temi su cui si attendono risposte da troppo tempo”.
Auteri denuncia come, anche quest’anno, l’esigua quota assegnata alla pesca accidentale del tonno rosso si sia esaurita in meno di 48 ore, lasciando nuovamente i pescatori nell’impossibilità di sbarcare e commercializzare i tonni catturati incidentalmente.
“Questo significa rinunciare a un’integrazione fondamentale per redditi già fortemente ridimensionati dalle attuali misure di contenimento dello sforzo di pesca. Se non si interviene subito, la pesca di frodo diventerà l’unico sbocco per chi ha famiglie da mantenere e nessuna alternativa concreta – conclude Auteri -. Sono anni che si fanno promesse e si rincorrono dichiarazioni pubbliche, anche in campagna elettorale, ma l’unica cosa che cambia è la data del decreto. Serve una regolamentazione stabile, criteri certi per l’assegnazione delle quote e una burocrazia che non penalizzi il Sud rispetto ad altre aree del Paese. Non è più tempo di annunci, ma di risposte e impegni mantenuti. A partire dalla questione principale: quando, esattamente, arriveranno i ristori che si attendono dal 2022?”
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